Information of the project
Il progetto denominato “Giambattista” prevede un intervento agro-energetico integrando la produzione agricola all’impianto fotovoltaico. L’intero impianto fotovoltaico sarà ubicato nel territorio di S. Ilario d’Enza, in provincia di Reggio Emilia, compreso lo sviluppo dell’elettrodotto interrato di vettoriamento MT, la sottostazione elettrica di trasformazione MT/AT e del cavidotto di collegamento AT con la Stazione elettrica esistente denominata “S. Ilario” e la produzione di foraggio destinato all’alimentazione zootecnica e di pomodoro da industria.
Le aree occupate dall’impianto agrivoltaico saranno dislocate all’interno delle particelle di terreno site in agro del territorio comunale di S. Ilario d’Enza (RE) della superficie complessiva di circa 175,121 Ha lordi; la potenza nominale complessiva dell’impianto fotovoltaico è pari a 80,0072 MWp.
Il progetto prevede l’installazione di pannelli fotovoltaici del tipo bifacciali mono-cristallini con potenza nominale di circa 700 Watt/cad disposti su sistemi di inseguimento solare monassiale di rollio del tipo Tracker. Queste strutture consentono la rotazione dei moduli fotovoltaici ad esse ancorati intorno ad un unico asse orizzontale permettendo l’inseguimento del sole nell’arco della giornata aumentando la produzione energetica dell’impianto fotovoltaico. Le strutture ricoprono parzialmente la superficie del lotto, quindi sarà possibile effettuare delle lavorazioni agricole sul terreno.
L’agri-voltaico permette di introdurre la produzione di energia da solare fotovoltaico nelle aziende agricole, integrandola con quella delle colture. È una forma di convivenza particolarmente interessante per la decarbonizzazione del nostro sistema energetico, ma anche per la sostenibilità del sistema agricolo e la redditività a lungo termine delle aziende del settore o per stimolare il recupero di terreni agricoli abbandonati. Abbinare agricoltura, produzione di energia e sostenibilità ambientale è l’obiettivo dell’agri-voltaico poiché da un lato la resa agricola resta garantita (se non addirittura incrementata) e dall’altro è possibile incrementare l’energia prodotta nella forma rinnovabile.
Nelle fasi di sistemazione del sito e nella realizzazione delle opere relative al fotovoltaico non sarà necessario effettuare espianto di colture arboree (vista la totale assenza nelle aree individuate) e non verranno intaccate colture di interesse ecologico (perché non presenti) durante le opere di movimento terra per la realizzazione delle opere connesse al parco.
L’idea progettuale del soggetto attuatore, visto la presenza in zona di industrie agroalimentari per la trasformazione del pomodoro in passato di pomodoro e la presenza di allevamenti di bovini da latte per la produzione del Parmigiano Reggiano e tenendo conto delle doti vocazionali dei terreni per la produzione di cereali, foraggio e pomodori, prevede la realizzazione di un intervento agro-energetico rappresentato da impianto fotovoltaico integrato con produzione di foraggio destinato all’alimentazione zootecnica all’interno dell’area recintata e pomodoro da industria nelle aree esterne all’impianto. L’essenza da coltivare nell’area recintata sarà l’erba medica.
L’impianto, inoltre, genererà energia elettrica pulita tale da poter soddisfare il fabbisogno di oltre 43.500 famiglie permettendo il risparmio di:
- 66.996 t/anno di CO2 per un totale di 2.009.888 t
- 23.593 t/anno di TEP per un totale di 707.813 t
- 30 t/anno di NOx per un totale di 916 t
- 26,75 t/anno di SO2 per un totale di 802 t